8- giorno per giorno

1 ottobre 1943- Gli alleati occupano Napoli.   Liberato il Gargano e presi gli aereoporti attorno a Foggia. Il fronte si sposta sulla linea Termoli-Vinchiaturo.   Da Berlino Hitler annette al III Reich Trento, Bolzano e Belluno ribattezzandole Alpenvorland mentre annettendosi Udine, Gorizia, Trieste, Lubiana, Fiume e Pola le chiamerà Adriatisches Kusteland.   Dopo 19 giorni di fuoco intenso si arrendono le truppe italiane che difendono il porto jugoslavo di Sinj. Fucilato lo Stato Maggiore.   A Trilj 47 ufficiali italiani vengono passati per le armi sceltri tra gli olter 400 soldati che avevano rifiutato di aggregarsi ai tedeschi.

2 ottobre 1943- Nel pomeriggio, nei pressi di Porta Cartara, ci fu uno scontro tra alcuni ragazzi del San Marco e dei soldati nazisti. Durante la notte si susseguirono notizie allarmanti su un’imminente azione di accerchiamento che i tedeschi stavano intraprendendo: ≪Io ero appena una ragazzina e abitavo a Carpineto, dove vidi il passaggio dei tedeschi che andavano ad attaccare il San Marco – ricorda Gina Vagnoni. La notte del 2 ottobre passarono, infatti, diverse colonne di camion tedeschi lungo la strada, mentre il giorno successivo tutto il paese fu invaso da gruppi di soldati che, a piedi, si dirigevano verso la montagna≫ (Battistini, Di Sante 2003, p.69). In effetti una camionetta tedesca con mitragliera aveva cominciato a battere la campagna nel tardo pomeriggio per poi fermarsi con il sopraggiungere del buio. Durante la notte giunsero notevoli rinforzi e vennero piazzate artiglierie naziste lungo i colli dai quali si poteva colpire facilmente il San Marco, facendo cadere il presupposto tattico dei partigiani. A Roma il Maresciallo Graziani esorta all'arruolamento i soldati italiani che, secondo il proclama del Comando tedesco, saranno considerati soldati germanici.   A sostegno dell'avanzata degli Alleati sul fronte adriatico, Commandos inglesi sbarcano a Termoli olterpassando la linea del fronte.   Una testa di ponte si consolida lungo la valle del Biferno.   In Grecia reparti italiani continuano la resistenza. I tedeschi rispondono con la fucilazione degli ufficiali italiani, quando questo é loro possibile, indignati dall'eccezionale resistenza dei nostri soldati e dalle gravi perdite subite negli scontri. Questo nella zona di Coo dove i germanici riescono a conquistare l'aereoporto, il più importante dopo Rodi, facendo fuori la guarnigione italiana soccombente dopo il mancato invio di rifornimenti dagli inglesi. 

3 ottobre 1943-  All’alba del 3 ottobre un intero battaglione di esperti paracadutisti della divisione Herman Goering attaccarono il rifugio di San Giacomo e circondarono il Colle San Marco vicino Ascoli Piceno.  Iniziò una cruenta battaglia che fu interrotta da un provvidenziale terremoto intorno alle dieci della mattina. Ma lo spavento dovuto all’evento sismico durò poco e già prima di sera ricominciarono i combattimenti. Molti partigiani ne avevano approfittato per fuggire, quelli che erano rimasti combatterono e resistettero finché poterono, poi si ritirarono di fronte all’offensiva tedesca. I due capitani e una trentina di uomini raggiunsero il versante abruzzese. Alle Rocce e alle Vene Rosse, gruppi isolati si difesero strenuamente prima di essere catturati e condotti al Forte Malatesta. Da lì, il giorno successivo, furono trasferiti in un campo di concentramento di Spoleto, per poi essere deportati in Germania. Serafino Ficerai, uno dei primi ad unirsi alla banda, si salvò miracolosamente gettandosi in un burrone: ≪Era un inferno: le bombe riducevano in polvere le rocce delle Vene Rosse e la terra intorno a noi tremava come se fosse scossa da un terremoto. Mano a mano, vedevamo il loro tiro farsi più accurato e il cielo sopra di noi segnarci di razzi rossi e verdi, lanciati per segnalare la nostra posizione agli artiglieri. Intanto, il gruppo che ci aveva sparato per primo, stava avanzando velocemente verso di noi ed era ormai così vicino che giungemmo a lanciargli contro le nostre bombe a mano. Era la fine: inchiodati dietro il riparo di sacchi di sabbia, decidemmo di giocare l'ultima nostra carta. Ci lanciammo allo scoperto buttandoci giù da un burrone. Tra rovi, cespugli e alberi, rotolammo per circa venti metri e ci andò bene≫ (Battistini, Di Sante 2003, p.69). 

Gli americani occupano Benevento. Sanguinosi scontri si registrano lungo il Biferno dove i tedeschi rinforzano la difesa nel tentativo di arginare la testa di ponte.

4 ottobre 1943- Hitler dispone una linea difensiva che si attesta tra Gaeta e Ortona (Linea Gustav).   Una compagnia di bersaglieri libera Bastia capoluogo corso.   Nella liberazione della Corsica partecipano anche unità marocchine e statunitensi. L'ammiraglio inglese Cunningham viene posto a capo della marina alleata per le operazioni in Mediterraneo. 

5 ottobre 1943-  Il 5 ottobre i tedeschi fucilarono sedici prigionieri catturati durante gli scontri sul Colle San Marco. Complessivamente nell’attacco al colle caddero una trentina di uomini. Nella sera si ricostituì ad Ascoli una locale federazione fascista.   In Albania 120 salme sono gettate in mare dai nazisti. Sono le salme di uifficiali della Divisione Perugia.

 

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