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- Pubblicato Martedì, 01 Ottobre 2013 18:31
- Scritto da Armando DURANTI
20 settembre 1943- I tedeschi entrano nella Banca d'Italia e sottraggono 118 tonnellate d'oro. Il re scrive ai presidenti Alleati dell'occidente chiedendo di accellerare la liberazione del paese affinché il medesimo ed il governo Badoglio possa fare ritorno in Roma e prendere possesso dell'intero territorio liberato. Viene liberata Bari. L'aviazione italiana é autorizzata a fare voli ricognitivi e di bombardamento in Grecia. Sono impiegati 12 velivoli in tutto. Viene fatto presente ai comandi alleati che occorre trovare mezzi capaci di trasportare 30.000 soldati italiani fermi attorno a Spalato e a Santi Quaranta (Saranda, in italiano anche Santi Quaranta e dal 1939 al 1944 Porto Edda ).
21 settembre 1943- Eboli é liberata. Il piano del gen. Alexander é calendarizzato in quattro tappe: 1) consolidare il fronte sull'asse Salerno/Bari; 2) la conquista di Napoli e Foggia; 3) occupazione della capitale e dei suoi aereoporti nonché del Centro Comunicazioni di Terni; 4) eventuale liberazione di Arezzo, Firenze e del porto di Livorno. Da Cefalonia che continua la resistenza ai tedeschi ormai da quasi dieci giorni, si ripete la richiesta di aiuti in pezzi d'artiglieria e di caccia atti a contrastare l'assoluto dominio aereo dei Stukas della Luftwaffe che stanno decidendo l'esito della battaglia. I sovietici sono sulla linea difensiva tedesca Panther realizzata sul fiume Dniepr nell'odiena Bilorussia che risulta gravemente indebolita.
22 settembre 1943- I " nuovi" fascisti s'insediano a Roma a palazzo Braschi. Congiuntamente viene lanciato una leva per il lavoro dalle '21 al '25. Offrendo la propria vita in cambio di quella di alcuni ostaggi, il carabiniere Salvo d'Acquisto viene fucilato dai tedeschi a Palidoro (allora nel comune di Roma oggi di Fiumicino). Un'arresto eccellente viene compiuto dagli occupanti tedeschi: é quello di Mafalda di Savoia che viene trasportata in Germania. A Napoli viene emesso un bando che impone ai maschi dai 18 ai 33 anni di presentarsi al comando tedesco: rispondono solo in 180. Due battaglioni di Alpini e due della Divisione Emilia entrano nella resistenza con i partigiani slavi. Proseguono gli appelli del gen Gandin da Cefalonia per un'intervento immediato che eviti l'ecatombe sui soldati italiani. Alle 11 lo stesso generale ordina la resa senza condizioni. Da Spalato provano a prendere il largo 5 piroscafi. Uno di questi, con il comandante slavo, non prende il largo per il rifiuto del comandante stesso, Durante la navigazione il convoglio viene attaccato e al piroscafo Diocleziano , colpito, non rimane che incagliarsi sull'isola di Busi assistito da una corvetta. Sarà una strage che compiranno gli stukas che con voli radenti mitragliano i superstiti. Recuperati i sopravvissuti , il convoglio arriverà a Bari il 25 successivo non senza aver subito un nuovo attacco aereo tedesco. Il polo industriale importante di Hannover viene attaccato da 658 bombardieri inglesi: alla fine ne mancheranno 25. I sovietici abbattono definitivamente la linea Panther.
23 settembre 1943- A Roma viene arrestato il gen. Calvi di Bergolo reo di non giurare fedeltà al neogoverno fascista. Prosegue la liberazione dei centri urbani della Puglia: dopo Trani vengono liberate Corato e Altamura. Mussolini annuncia la Costituzione dello Stato Nazionale Repubblicano (nota anche come Repubblica di Salò; tuttavia, la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la capitale de facto, né la città sede del Capo di Stato e del governo, ma a Salò avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione "Salò comunica...".) Di fatto la Repubblica Sociale fu riconosciuta, oltre che dalla Germania, anche dall'Impero giapponese e dalla maggioranza degli altri Stati dell'Asse[13]: la Slovacchia, l'Ungheria, la Romania, la Croazia, la Bulgaria, la Francia di Vichy e il Manciukuò (stato fantoccio creato dai giapponesi). Di fatto la RSI finirà con l'atto di resa delle forze nazifasciste in Italia siglato a Caserta del 29 aprile 1945 entrato in vigore il 2 maggio successivo . A Meina sul Lago Maggiore vengono uccisi 17 ebrei italiani ed iniziano le deportazioni. In grecia si segnalano alcuni successi militari da parte di forze partigiane locali unita a formazioni italiane già della Divisione Pinerolo. Inizia contemporaneamente la strage degli italiani della Acqui a Cefalonia. I bilanci sono tutt'oggi materia di dibattito in quanto non é certa la consistenza reale presente sull'isola greca. Alcuni riferiscono di 65 ufficiali, 1250 caduti durante i combattimenti tra sottufficiali e truppa. 5000 soldati sono fucilati dopo la resa e altri 3000 annegarono nelle acque greche a bordo delle navi da trasporto tedesche affondate sulle mine inglesi (vedi www.anpiosimo.it alla voce Badialetti). 1800 prigionieri italiani stipati sul Doninzetti, scortati da una nave tedesca, perdono la vita in mare dopo l'affondamento della nave che li trasportava.
24 settembre 1943- Mussolini é a Vienna. I giornali danno la notizia della costituzione di un MInistero repubblicano fascista: ministro della guerra é Rodolfo Graziani. Al sud gli Alleati sono sul fiume Ofanto. La torpediniera Stocco inviata a Corfù viene affondata dagli Stukas. Le truppe tedesche sbarcano nella notte sulla stessa isola occupandone il territorio a sud. Prosegue il bombardamento del suolo tedesco da parte inglese nel tentativo di distruggere l'industria bellica del Terzo Reich. Mannheim e Ludwigshafen vedono cadersi addosso 1862 tonnellate di bombe. Le truppe tedesche cedono sulk fronte centrale russo.
25 settembre1943- Il maggiore Kappler convoca i capi della comunità ebraica romana e intima loro la consegna di 50 kg di oro, ordine cui la stessa comunità provvede a recuperare. Graziano, ministro della guerra, usa la comunicazione per diffamare Badoglio come traditore anche del vecchio valoroso combattente fascista Caviglia (Enrico Caviglia Finale Ligure, 4 maggio 1862 – 22 marzo 1945) è stato un generale e politico italiano, Maresciallo d'Italia per le imprese della Prima guerra mondiale.). Tirato in ballo il Caviglia scrive- Vecchio poi non mi pare di essere; non ho che ottantuno anni -. Cade Corfù, l'intero comando italiano dell'isola, agli ordini del col. Lusignani, viene trucidato. La torpediniera Pilo riesce a sfuggire alle navi da guerra tedesche che la stanno conducendo a Durazzo. Continua a scrivere Puntoni da Brindisi che il re, presunta l'inadeguatezza del maresciallo Badoglio nella trattativa per il cosioddetto "accordo lungo" cerca contatti diretti che precedano l'incontro di Malta.
26 settembre 1943- Continua l'approccio degli Alleati verso Napoli. Il piroscafo italiano Dubac carico di soldati italiani provenienti da Porto Edda viene attaccato da aerei tedeschi e s'incaglia al largo di Otranto: 160 morti e 360 feriti. Anche il piroscafo Probitas é affonato da aerei tedeschi a Santi Quaranta: non si conoscono il numero delle vittime.