Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

 

 

 

 

Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

I greci intonano Bella Ciao

Leggiamo e visualizziamo su La Repubblica online e Repubblica TV, che la chiusura dell'importantissima campagna elettorale greca di Tsipras è stata salutata con l'inno popolare e partigiano italiano " Bella Ciao" nella versione dei Modena City Rambles.

La stessa vittoria alle ultime presidenziali di Hollande in Francia, veniva salutata con le famose note dei partigiani italiani. Ce lo ricordò Aldo Cazzullo che personalmente assistette a quel tripudio di cori e di bandiere, ricordandoci l'emozione e l'orgoglio all'alzarsi di quell'inno di "liberazione".

Antonio Ingroia, nel suo intervento al premio Nazionale ANPI Fabrizi di Osimo, ricordò l'episodio che lo vide protagonista quando, in un suo viaggio in Guatemala, gli venne riconosciuta la suoneria del suo cellulare che era appunto Bella Ciao dei Modena, avanzando l'ipotesi Bella Ciao fosse più conosciuta di Volare dell'indimenticabile Modugno. 

Ricordo che nelle manifestazione della CGIL a Roma dopo il 2001, i cortei venivano attraversati da quelle note, come pure quelle del PD, senza contare quelli di altri partiti e movimenti.

Oggi sono appunto i greci ad intonate quei versi così popolari, e non possiamo che esserne fieri sia come eredi della tradizione liberale e democratica dei partigiani, sia come italiani.

Passati gli inni e le canzoni otto/novecentesche, e quelle che cantavamo da ragazzi, quelle delle lotte per la democrazia, per il riscatto sociale, oggi i versi di Bella Ciao attraversano con lo stesso spirito la piazze di mezza Europa. 

Ovunque quelle parole sostengono la necessità liberazione da chi tenta di restringere e di respingere gli spazi di libertà e democrazia; dovunque sostengono la necessità di giustizia sociale. Bella Ciao sarà intonata a lungo, fintanto ci sarà bisogno di difendere quello che la Resistenza ha così faticosamente guadagnato ' per chi c"era, per chi non c'era e per chi era contro' come ebbe a dire Arrigo Boldrini.

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