Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

 

 

 

 

Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

Grazie Aldo.

Abbiamo assistito al concerto del 1° maggio e a sugellare il binomio inprescidibile lavoro+libertà ci ha pensato Aldo Cazzulo che ha ricordato che nella storia di questo Paese ci sono le donne protagoniste e interpreti della parte migliore di questo popolo. Lo sono ste le donne resistenti ricordate sul palco di Roma ma lo sono anche state migliaia di donne che siano state armate o no. Il 25 aprile scorso, Castelfidardo e l'ANPI giudata dalla presidente Elisa Bacchiocchi, ha celebrato l'evento con l'esperienza straordinaria di una ragazza contadina di allora di Comunanza AP, divenuta poi eccellente sindacalista, una donna che noi stimiamo e che accostiamo sempre con riverente affetto: Maria Santiloni Cavatassi.   Si, é la Maria che ha seminato la speranza, come dicono le parole di "A Maria", canzone del famoso gruppo La Gang.

Maria "che ha seminato la speranza" non ha smesso mai di farlo, e non smetterà mai.

Anche oggi, quanti la affrontano , specie i ragazzi nei tanti incontri cui Maria partecipa, sono avvolti dal suo fascinoso racconto di vita vissuta, una narrazione che scende con la dolcezza che la contraddistingue negli inferi della guerra, salvo poi riemergere facendo comprendere che da quel buio si può risorgere: con la volontà, con le idee, con la partecipazione, con la speranza appunto.

Aldo Cazzullo lo ringraziamo, oltre che per l'amicizia, anche a nome di Maria Santiloni che non ha mai smesso di lottare, appunto, per la libertà prima e per il lavoro poi.

 

 

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