Chiuso il sipario sul decimo Premio Nazionale Fabrizi 2013.

Una manifestazione non strepitosa quella del 2013 ma più che dignitosa, nonostante tutto, buona a preservare il significato più profondo del premio stesso.

La parte più interessante della giornata é stata senza dubbio quella del seminario del mattino che ha visto la partecipazione di circa 180 alunni delle scuole osimane.

Ciò che è emerso dal seminario, a parte la voglia di partecipazione e di essere protagonisti dei ragazzi del Consiglio comunale dei Giovani intervenuti in apertura, é l'attenzione che i giovani stessi hanno rivolto verso temi di non immediata comprensione come: la genesi del diritto, la sua evoluzione temporale nelle società che cambiano e gli esiti sociali connessi all’applicazione delle norme, compresa la costruzione della Costituzione degli Stati d’Europa, riassunta purtroppo in modo veloce, dati i tempi, dalla presidente Elena O. Paciotti.

Una presenza attiva, quella dei giovani, rimarcata dal presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, da Elena O. Paciotti, da Vito D'Ambrosio e Tullio Montagna, al sindaco di Osimo Simoncini nel corso del ricevimento postumo in municipio.

Un merito che spetta anche agli insegnanti e alle direzioni didattiche che hanno collaborato ampiamente alla riuscita dell’evento.

Tutti gli emeriti e gli ospiti sono riusciti a coinvolgere i giovani osimani che affollavano il teatro. I relatori hanno avuto il merito di essere riusciti a condividere aspetti peculiari specifici della Costituzione. Il presidente Onida, aprendo il seminario, ha avuto merito nel rendere comprensibile la logica che anima il diritto, da dove questo nasce, il rapporto con i cittadini, la loro libertà, la difficile gestione della democrazia.

Nel pomeriggio la delegazione del Fabrizi si è recata presso la sede centrale della Lega del Filo d’Oro, delegazione accolta eccezionalmente dallo stesso presidente Rossano Bartoli e dalla direttrice del noto centro osimano.

La visita alla Lega del Filo d’Oro, a detta degli ospiti dell’ANPI, è stata un momento davvero intenso, quanto inatteso, di presa d'atto dell’encomiabile lavoro svolto dalla Lega stessa.

La visione dei reparti, il rapporto con i ragazzi ospiti del centro, ha reso i visitatori , compresi noi stessi, consapevoli della modernità, della complessità, della straordinaria organizzazione che il centro osimano rappresenta: momenti che per qualcuno sono stati davvero di profondo interesse e commozione.

La cerimonia vera é propria, per una serie di fattori messi in conto tra i quali la concomitanza di una festa di piazza, il periodo lontano dalla tradizionale collocazione temporale del premio (aprile), soprattutto la presenza della Presidente della Camera a pochi chilometri e altri eventi culturali in zona, non hanno permesso la consueta visibilità al premio Fabrizi.

Da ciò è emersa una presenza non all’altezza delle scorse edizioni ma comunque di tutto rispetto.

Un pubblico comunque coerente con la difficoltà della gente a trattare temi per noi di vitale importanza ma che la gente ritiene, a torto, secondari rispetto ai temi del lavoro per esempio.  Un periodo questo dove parlare di ciò che é pubblico é davvero difficile e la partecipazione é ai minimi storici ovunque. 

I presenti hanno comunque potuto ascoltare le parole degli emeriti costituzionalisti che sono apparsi sul parquet del bellissimo teatro osimano le note dell’orchestra Mini Armonica delle Marche che al programma verdiano ha sapientemente aggiunto musiche che hanno comunque reso piacevole ai presenti il tardo pomeriggio osimano.

Encomiabile Chiara Principi all'altezza sempre del compito affidatole di fare domande ai premiati e di rendere interessante ciò che avviene sul palco di Osimo.

Quali sono ora le prospettive del Premio Nazionali Fabrizi?

Spetterà in parte anche al Comitato Nazionale ANPI valutare se l'esperienza straordinaria del Premio Fabrizi debba proseguire o meno, pur riconoscendo alla manifestazione il grande merito di una svolta comunicativa decisiva per l'intera associazione dei partigiani. 

Spetterà in parte alle pubbliche amministrazioni voler investire ancora su quest'evento qualora lo ritengano utile ai fini della formazione dei cittadini ed al dibattito politico che si sta sviluppando nel Paese.

Un dibattito come quello sull'art. 138 con cui si sta tentando di scaricare le colpe pesantissime di una politica ferma quanto dispotica, indisponente e autoreferenziale.

Noi crediamo di combattere quest'inerzia democratica anche con il Premio Nazionale Fabrizi.

Da parte dell’ANPI di Osimo, della provincia di Ancona e delle Marche tutta la buona volontà e l’organizzazione possibile.

Per chiudere vogliamo sentitamente ringraziare la Presidenza della Camera dei Deputati, il Comitato nazionale ANPI,il Comune di Osimo e la Fondazione Pertini per aver condiviso quest'evento attraverso il loro patrocinio. 

 

DESIGN ARMANDO DURANTI 2018