Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

 

 

 

 

Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere governato con la forza..."

Giacomo Matteotti, 30 maggio 1924. 

 

 

                                         W LA REPUBBLICA ITALIANA

                                                        NATA DALL'ANTIFASCISMO E DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE

Distintivi di Grado del Regio Esercito Italiano

Per tutti gli appartenenti alle Forze Armate Italiane, la stelletta a cinque pute sul bavero era il simbolo, fin dal 1871 all’indomani della Presa di Roma e, in parte, al completamento dell’Unita Nazionale, di appartenenza alla medesime forze armate.

 

I distintivi di grado degli ufficiali consistevano in galloni dorati (argento per i carabinieri) di larghezza e numero diversi secondo i gradi degli ufficiali inferiori e superiori e in un ricamo a greca sormontato da un vario numero di galloni argentati per i generali. Tali distintivi venivano portati sulle maniche, al di sopra delle manopole, sulla fascia del berretto con visiera e sul lato sinistro del cappello alpino.

 

I distintivi di grado erano costituiti per i graduati di truppa , i sergenti ed i sergenti maggiori, da galloni a “V” rispettivamente rossi e gialli, portati sulle maniche della giubba e del cappotto a metà braccio. I marescialli portavano da uno a tre galloncini , dorati con trattini neri . sule spalline della giubba e del cappotto ed un solo galloncino dello stesso tipo sulla fascia del berretto con visiera e sul lato sinistro della bustina.

Sulla bustina i distintivi di grado erano costituiti da stellette. Sui copricapi speciali, fatta eccezione per il cappello alpino, e per il chepì, non venivano portati distintivi di grado. Nelle uniformi coloniali i distintivi di grado erano costituiti da stellette sulle spalline. Durante la guerra i galloni degli ufficiali vennero ridotti di dimensioni e ricamanti in filo giallo anizichè in filo dorato, venivano portati sovrapposti alla manopola quasi all’altezza del polso. 

Altri distintivi fra i principali erano i colori del bavero e delle mostrine, delle fiamme e degli alamari che indicavano l’arma, o il corpo o il servizio di appartenenza, inoltre il fregio dell’arma portato sulla parte anteriore dei copricapi ( ad eccezione del fez)e recante nel tondino il numero del reggimento. Infine il distintivo divisionale costituito da uno scudetto metallico cucito sulla manica sinistra, nella parte più alta.

(Saranno pubblicasi in sequenza, i gradi relativi alla M.S.V.M, alla Regia Marina ed alla Regia Aeronautica) Ricerca 2014 ANRP  

 

DESIGN ARMANDO DURANTI 2018